Augurare
v.
intr. e tr. [dal lat.augurare,
der. Di auguri
«augure»]
(io àuguro, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) In senso storico,
esercitare l’ufficio di augure, prendere o annunciare l’augurio.
Per estens., letter., pronosticare:
a. bene, male, di qualcuno, di qualche cosa; anche trans., predire,
preannunciare: ella al mio sangue Augurò questo regno (Caro). 2. tr.
Esprimere il desiderio che ad altri accadano cose liete o qualche
cosa proceda felicemente: a. buon viaggio, buona salute, buona...
Vuol
dire fare voto, desiderio, speranza che le persone a cui li inviamo,
durante quelle festività, ricevano del bene, siano felici,
realizzino un sogno,
Si
tratta dunque di desideri, di auspici.
Qualcuno
pensa che l’augurio in sé stesso, l’espressione di un desiderio
positivo.
augùrio
lat. augùrium da àugur augure – Presso i romani significò:
divinazione del futuro mediante il canto e il volo degli uccelli
Gli
Auguri sono veggenti. (un gruppo particolare di Auguri, gli Aruspici,
cioè coloro che leggono le interiora degli animali.
Il compito degli auguri era di trarre auspicia quindi L’arte degli auguri era chiamata augùrio o auspìci
Il compito degli auguri era di trarre auspicia quindi L’arte degli auguri era chiamata augùrio o auspìci
Pronosticare:
Pronosticare
(non
com. prognosticare) v. tr. [der. di pronostico (o prognòstico)] (io
pronòstico, tu pronòstichi, ecc., non com. io prognòstico, ecc.).
– Predire, preannunciare cose future, sul fondamento di indizî o
per semplice congettura: i lunarî pronosticano grandi novità in
quest’anno; p. guai, malanni; p. l’esito di una partita di
calcio; avevo già pronosticato questa vittoria; l’indovina gli
pronosticò che sarebbe riuscito nel suo tentativo; con uso assol.,
p. bene, male, predire
Cosa
dice la Bibbia a proposito:
Michea 3:7 I veggenti saranno coperti di vergogna, e gli indovini arrossiranno; tutti si copriranno la barba, perché non vi sarà risposta da Dio».
Levitico 19:26 «”Non mangerete nulla che contenga sangue. Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.
Numeri 23:23 In Giacobbe non c’è magia, in Israele non c’è divinazione; a suo tempo viene detto a Giacobbe e a Israele qual è l’opera che Dio compie.
Deuteronomio 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago,
Geremia 14:14 Il SIGNORE mi disse: «Quei profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro nessun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazione, vanità, imposture del proprio cuore.
Ezechiele 12:24 poiché nessuna visione sarà più vana, né vi sarà più divinazione ingannevole in mezzo alla casa d’Israele.
Ezechiele 13:23 voi non avrete più visioni vane e non praticherete più la divinazione; io libererò il mio popolo dalle vostre mani e voi conoscerete che io sono il SIGNORE”».
Atti 16:16 Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione.
Alla
luce di quanto sopra, e da ciò che ci dice la Parola di Dio a
riguardo, possiamo mai adottare nella nostra pratica quotidiana, la
formula di “augurare” qualcosa?
Naturalmente
questo è un abominio agli occhi dell’unico vero Dio, che ci ha
proibito l’idolatria con l’adorazione di false divinità. Non
abbiamo nessun riscontro che siano mai state usate dai primi
cristiani tali espressioni, ma sappiamo che esse fanno parte di un
mondo pagano, che giace sotto l’influenza del maligno.
1Pietro
1:14
come
figliuoli di ubbidienza, non conformandovi alle concupiscenze del
tempo passato, mentre eravate in ignoranza.
Angelo
Mona
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